Il fine della pittura non è quello di commuovere, ma piuttosto quello di rappresentare.
La pittura mostra, non argomenta.
La solitudine è una condizione alla quale l'artista in genere è votato; non può dunque essere vissuta con dispetto, né diventare motivo di frustrazione.
Il lavoro del pittore non finisce col suo quadro: finisce negli occhi di chi lo guarda.
Non so se oggi la critica sia più attendibile; credo, tuttavia, che si possa tranquillamente prevedere che molti dei suoi giudizi domani conteranno di meno cosi come conterà poco tanta pittura a cui oggi concede i suoi favori.