Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzati dal mistero.
Ognuno è amico della sua patologia.
Vorrei parlarti del freddo del cuore, del mio cuore di radice ferita.
Ringrazio sempre chi mi dà ragione.
Amale vestite,
che a spogliarsi sono brave tutte.
Amale indifese e senza trucco,
perché non sai quanto gli occhi
di una Donna possono trovare scudo
dietro un velo di mascara.
Amale addormentate, un po' ammaccate quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno, sanno bastare a se stesse.
Ma appunto per questo... sapranno amare te come nessuna prima di loro.
Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita
Un povero ti dà tutto e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.
La casa della poesia non avrà mai porte
Non sono bella sono soltanto erotica
Anche la follia merita i suoi applausi.
Alda Merini (1931-2009) è stata una scrittrice e poetessa milanese. Considerata una delle maggiori poetesse del novecento la sua vita e la sua produzione letteraria sono segnate dalle esperienze del disagio fisico ed economico, oltre che dalla follia. Attiva in campo letterario fin dall'età di 15 anni, conosce ben presto quelle che definirà "prime ombre della sua mente" venendo internata in un'ospedale psichiatrico per un mese. Alda Merini alterna frequenti periodi di salute e malattia, in cui continua la produzione di racconti e poesie, grazie anche alla conoscenza e amicizia con Salvatore Quasimodo. Tra le sue numerose opere ricordiamo Folle, folle, folle d'amore per te, La vita facile, La Terra Santa e Tu sei Pietro. L'ultima produzione risale al 2006, Alda entra nel genere noir con l'opera "La nera novella". Dalle poesie di Alda Merini è inoltre stato ricavato un disco cantato da Milva.