Lo scambio tra culture diverse non può assolutamente essere visto come una minaccia, quando è amichevole. Ma ritengo che l'insoddisfazione per le architetture globali dipenda spesso anche dalla qualità delle leadership.
Anche se le economie socialiste, comprese quelle guidate da partiti comunisti in varie parti del mondo, sono state gravate da problemi economici e politici (ivi compresa l'oppressione), i fini e gli obiettivi che hanno in passato attratto la gente verso il socialismo restano a tutt'oggi importanti come lo erano cinquant'anni fa. I concetti di giustizia sociale sono costantemente riemersi anche dopo che erano stati indeboliti dalle difficoltà incontrate nei diversi progetti di attuazione.
La libertà negativa della stampa e dei partiti di opposizione di criticare, scrivere e organizzare la protesta può risultare assai efficace nella salvaguardia delle libertà positive elementari della popolazione più vulnerabile.
La suddivisione della popolazione mondiale secondo le civiltà o secondo le religioni produce un approccio che definirei "solitarista" all'identità umana, approccio che considera gli esseri umani membri soltanto di un gruppo ben preciso.
Nella politica del mondo contemporaneo ci sono ben poche cose che, per importanza, possono reggere il confronto con il consolidamento e la diffusione della democrazia.
Concentrarsi solo sulla classificazione religiosa, oltre a trascurare altre importanti idee e interessi che sono all'origine delle azioni delle persone, ha anche l'effetto di amplificare, in generale, la voce dell'autorità religiosa.
Non dobbiamo mai permettere che la nostra mente sia divisa in due da un orizzonte.
Una delle strade per opporsi alla miniaturizzazione degli esseri umani potrebbe essere aprirsi alla possibilità di un mondo capace di superare la memoria del suo tormentato passato e vincere le insicurezze del suo difficile presente.
Quando le prospettive di buoni rapporti fra esseri umani diversi sono viste (come sempre più spesso accade) principalmente in termini di "amicizia tra civiltà" o di "dialogo tra gruppi religiosi", o di "relazioni amichevoli tra comunità diverse" (ignorando i moltissimi, diversi modi in cui gli individui si relazionano fra di loro), i progetti per la pace vengono subordinati a un approccio che "miniaturizza" gli esseri umani.
Nella terribile storia delle carestie mondiali è difficile trovare un caso in cui si sia verificata una carestia in un paese che avesse una stampa libera e un'opposizione attiva entro un quadro istituzionale democratico.
Amartya Sen (1933) è un economista indiato. Nel 1998 Sen ha ricevuto il Premio Nobel per l'economia.
Oltre ai saggi e lavori prettamente in ambito economico, sono diverse le frasi e aforismi di Amartya Sen che vengono ricordate; prime fra tutte quelle riguardanti il suo celebre paradosso di Sen.