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Frasi di Indro Montanelli

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I cinici sono tutti moralisti, e spietati per giunta



Non ho scoperto nulla, con questo libro. Esso non pretende di portare
ivelazioni, nemmeno di dare una interpretazione originale della storia dell'Urbe. Tutto ciò che qui racconto è già stato raccontato. Io spero solo di averlo fatto in maniera più semplice e cordiale, attraverso una serie di ritratti che illuminano i protagonisti in una luce più vera, spogliandoli dei paramenti che fin qui ce li nascondevano



Un giorno fui convocato a Palazzo Venezia, era il 1932 e avevo 23 anni, perché il duce voleva vedermi. Ero emozionatissimo, entrai e mi misi sull'attenti, e il duce che faceva finta di scrivere mi lasciò lì per un quarto d'ora e alla fine mi disse: Ho letto il vostro articolo sul razzismo. Bravo, vi elogio. Il razzismo è roba da biondi, continuate così. Sei anni dopo fece le leggi razziali. Perché questo era Mussolini, diceva una cosa e ne faceva un'altra, secondo il vento del momento. Non creava il vento, vi si accodava da buon italiano



Churchill diceva che i panni dei servizi segreti si possono, anzi si devono lavare più spesso degli altri; ma, a differenza degli altri, non si possono mettere ad asciugare alla finestra. Dello stesso parere era Stalin che regolarmente, ogni tre o quattro anni, il lavaggio lo praticava facendo accoppare al buio i capi della sua polizia, nel presupposto - probabilmente fondato - che a far quel mestiere non potevano essere che arnesi da forca, e quindi era giusto che ci finissero. Gli americani seguono tutt'altro criterio. Essi hanno trascinato la Cia [Central Intelligence Agency, l'ente USA deputato alle operazioni di spionaggio e controspionaggio] in televisione denunciandone coram populo fatti e misfatti. I suoi capi ne hanno commessi, dicono, di grossi. Ma il più grosso è forse quello di non aver capito che l'America non li paga per svolgere servizi segreti, ma per offrire agli americani il pretesto per vergognarsene. È l'unico popolo che goda più nel pentimento che nel peccato



Questa donna bellissima, spiritosa, volubile e piena di sex-appeal, riempiva il marito di corna, o per meglio dire gli ricambiava quelle che lui le faceva. Ma nelle emergenze era sempre presente. Tuttavia tante ne fece che alla fine i due Enrichi - il marito e il fratello - decisero di comune accordo di confinarla in un castello. Essa lo ridussa a mezzo salotto, mezzo ad alcova, fu in corrispondenza con Montaigne, scrisse un libro di pettegolezzi autobiografici degno di un rotocalco moderno, ingrassò nel peccato, dopo la menopausa se ne pentì, si prese come cappellano Vincenzo da Paola, fondò un convento, e morì rimpianta da tutti. [Indro Montanelli e Roberto Gervaso, su Margherita di Valois][7]



In un'intervista alla Stampa, Giorgio Bocca ha detto che io sono un bravissimo giornalista che non capisce nulla di politica. Bocca non mi delude mai: riesce sempre a dire di me quello che io penso di lui



Il regime si realizzerà dopo la vittoria del Polo. La prima cosa che farà Berlusconi sarà di spazzare via l'attuale dirigenza Rai per omologarne le tre reti a quelle sue



Gli uomini non sanno apprezzare e misurare che la fortuna degli altri. La propria, mai



Noi volevamo fare, da uomini di destra, il quotidiano di una destra veramente liberale, di una destra che si sente oltraggiata dall'abuso che ne fanno gli attuali contraffattori



Il fascismo privilegiava i somari in divisa. La democrazia privilegia quelli in tuta. In Italia, i regimi politici passano. I somari restano. Trionfanti





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