Le partenze sono delle prove di morte: quando, in fondo alla banchina, sul treno che prende velocità, perdiamo di vista la persona che agita il suo fazzoletto bandierina, accade qualcosa, come un'effrazione dell'anima, ed entriamo nel coma dell'assenza, che è una morte figurata. Io non amo né i porti né le stazioni, anticamere del nulla. Il partire non implica la distanza. Partire è immaginazione.