Il mio mestiere abbraccia il diavolo e l'acqua santa, ma si può sempre restare corretti e puntare sulla qualità delle cose e delle persone.
La bellezza non può penalizzare nessuno. L'importante è capire che è una cifra che noi abbiamo e con la quale dobbiamo imparare a fare i conti. Se la bellezza diventa un aspetto fondamentale di una persona è negativa. Se invece la si sa gestire diventa un vantaggio. È l'intelligenza che ci salva, sempre.
Non credo molto alle relazioni che nascono quando si è giovani e poi durano sino alla morte. Se succede, è un miracolo. Nell'età matura conosci meglio te stesso e cosa stai cercando, quindi una storia nasce su una sintonia più profonda.
Provo un profondo rispetto per i testi sacri. Lo stesso rispetto con cui guardo alla Costituzione. Ma alla Bibbia si sono aggiunte tante cose: moralismi, orpelli retorici, elementi che poi diventano strumento di controllo e portano la gente ad agire senza convinzione o a ingannare se stessa.
Io amo molto le province. Molto più delle grandi città. Perché continuano ad essere l'unico posto in cui c'è ancora molto pathos, un'emozione palpitante che gestisce in maniera più forte la realtà. Siccome io vengo dalla provincia rivendico molto questo aspetto. Credo che la provincia riesca ancora a tutelare dei rapporti emotivi e sentimentali fondamentali. C'è maggiore rispetto per l'individuo.
La correttezza è l'unico elemento che garantisce la costruzione di una vita serena e di una società sana.
Il mio sogno sarebbe un harem con quindici fidanzati e nessun marito.
Oggi è complicato parlare d'amore, o peggio dettare regole sull'amore. Per me è meglio incontrare un uomo a 40 anni, ma è soggettivo. Su questo argomento, ci hanno già raccontato un sacco di cavolate.
Tanti problemi nascono per il nostro io che non ci fa guardare le vere emergenze che ci stanno attorno. Se ci si incaponisce in una delusione personale è la fine, sta a noi renderci l'esistenza positiva o negativa.
Ogni coppia che dura è miracolosa. È il terzo mistero della vita, dopo la nascita e la morte.