Ci sono migliaia di cose nella realizzazione di un film che sono una vera scocciatura, ma il gioco vale la candela.
Una delle cose che mi dette sicurezza nelle mie capacità di regista fu di vedere un sacco di film di poco valore. Me ne stavo lì seduto nel cinema e pensavo, beh, non conosco assolutamente niente di come si fanno i film, però so che posso fare un film meglio di questo.
La realizzazione di un film va affrontata più o meno nello stesso modo, a prescindere dal periodo storico in cui è ambientata la storia o dalle dimensioni del set. Devi immaginarti cosa accadrà in ogni scena e qual è il modo più interessante di girarla. Quando giravo Spartacus, sia che dovessi fare una scena con centinaia di persone sullo sfondo o prepararne una con dietro un muro, per prima cosa pensavo all'azione in primo piano, come se non ci fosse niente sul retro. Solo dopo aver effettuato le prove, iniziavamo a lavorare sullo sfondo.
Il miglior modo per imparare a fare un film è farne uno.
Credo che catturare un'azione spontanea, piuttosto che studiare attentamente una posa, rappresenti sul piano estetico l'uso più valido ed espressivo della fotografia.
Un regista è una specie di macchina di idee e di gusti; un film è una serie di decisioni creative e tecniche ed è compito del regista prendere le decisioni giuste il più spesso possibile.
Mi è sempre sembrato che nell'arte una ambiguità veritiera - se possiamo usare questa definizione paradossale - sia la forma più perfetta di espressione. A nessuno piace che gli vengano spiegate le cose. Prendi Dostojevsky. È tremendamente difficile dire che cosa lui provi per ciascuno dei suoi personaggi. Oserei dire che l'ambiguità è il prodotto finale di chi vuole evitare le verità superficiali e preconfezionate.
Il puro spirito potrebbe essere la forma finale che l'intelligenza vorrebbe avere.
Non penso che scrittori o pittori o registi agiscano perché hanno qualcosa che vogliono in particolare dire. Hanno qualcosa che sentono dentro. E a loro piace esprimerla attraverso l'arte: sia sotto forma parole, o del profumo delle tempere, sia con la celluloide, le immagini fotografiche ed il lavorare con gli attori. Non penso che alcun vero artista sia mai stato ispirato da qualche preciso punto di vista, sebbene ne sia stato convinto.
Per un osservatore sito nella nebulosa di Andromeda, il segno della nostra estinzione non sarebbe più appariscente di un fiammifero che si accende per un secondo nel cielo.