(Parlando de 'Il Codice da Vinci')È un libro idiota, stupido, bugiardo, pornografico e depensato per depensati. La qualità del Vangelo e dei Vangeli è cosa diversa da questa patacchiata immonda, da questa stronzata insopportabile di questo libro.
La sinistra ha paura di un personaggio scomodo come me, ma forse è solo ipocrisia laica.
Tutta l'opera di Petrarca si potrebbe riassumere nel verso di Sergio Endrigo: «Dite a Laura che l'amo».
Quando ci troviamo davanti io e la cocaina, è lei che si eccita.
Mozart è il maestro della perfetta, incorrotta bellezza nella quale vibra, febbrile, anche un'enigmatica nota sinistra, l'elemento sulfureo, demoniaco. È il fanciullo prodigio che ha attraversato le corti europee, ha sintetizzato ogni esperienza musicale precedente, conosce i segreti risvolti dell'animo umano, i vertici e gli abissi, mantiene, anche da adulto, uno straordinario candore infantile.
Generalmente tutti quelli che ce l'hanno con me, sono brutti e non piacciono alle donne.
La passione è uno strumento di difesa della ragione. Perché non basta avere ragione: bisogna anche, appassionatamente, difenderla.
(Riferendesi al Cenacolo di Leoanardo da Vinci) Quella cagata di affresco non lo si può danneggiare più di così, è già un fantasma.
La pittura di Frappi appare come una sorta di pacata provocazione a un'arte figurativa che rifiuta letture e non vuole darne
Le donne sono molto attratte dall'immagine di virilità non esteriore ma intellettuale. Cioè io rappresento un modello di virilità assoluta del cervello. E quindi l'idea di essere violentate e penetrate dal cervello invece che dal fallo le eccita ancora di più che della penetrazione che qualunque uomo può fare... è una iperpenetrazione