La morte è una di quelle cose che va provata una sola volta nella vita... e che ti lascia senza parole!
Immaginiamola la fine di tutto! Qualcuno ha paura? e perchè?! È la fine "di tutto"!!
Non voglio essere sepolto in una bara nè incenerito in un forno ma nudo, nella nuda terra sconsacrata, avvolto in un lenzuolo bianco.
Il giorno che morirò, sulla mia tomba non voglio un crocifisso ma il simbolo del riciclaggio, come sulle lattine.
La morte ha le pupille larghe e la sicurezza sfacciata dell'abusivo.
Corro, corro, e ancora corro. Raggiungo me stessa e limito i confini con la vita e la morte. Ma non ho paura di morire.
Pochi uomini hanno aspettato volentieri la fine, ... al contrario lei ha sempre avuto la cortesia di aspettare tutti!
In termini psicologici la paura della morte può essere assimilata alla paura che abbiamo nel dover interrompere un'abitudine ben radicata in noi; e la vita, in tal senso, è la più fissa delle nostre abitudini.
Perché odiare la morte? Perché è come quando guardo un film che m'appassiona per tutto il tempo e poi non posso gustarmi la fine.
E fragore e fulmini furono la punizione in un cielo che sposò il nero degli incubi... e la vita si riconobbe nel ricamo delle dolenze. Urlò alla voce del terrore appostata sul ciglio di una strada a Kabul e richiamò poi quel silenzio, dopo il frastuono di anime depredate, che cercava solo un altro punto dove stragi senza fine fanno della vita un ennesimo tormento.
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