La sofferenza, dalla quale nessuno è risparmiato, deve essere vissuta con dignità, non fingendo di essere superiori beandosi di essa, e giustificandola come fosse il modo per superare se stessi arrivando a toccare il cielo della felicità, perché quello non è un cielo, è l'inferno, e la debolezza di chi soffre non deve essere una buona ragione per falsificare la verità. Chi sta male e scrive come se stesse magnificamente, sparando giudizi e opinioni insostenibili a destra e a sinistra, non è un grande scrittore, ma un grande bugiardo.