C'è troppa puzza di Dio.
La letteratura maggiore o minore è, comunque, non soltanto menzogna, è chirurgia scongiurata, devitalizzata, guazzabuglio di vita simulata.
L'intrattenimento ormai è demandato alle casalinghe, traslocate dal bordello domestico a quello televisivo
Il talento fa quello che vuole, il genio fa quello che può. Del genio ho sempre avuto la mancanza di talento.
Io mi occupo (e - purtroppo o per fortuna - si occupano di me) solo dei significanti, i significati li lascio ai significati.
Fare un forno, in teatro, vuol dire che non c'è nessuno. Quando facevo gli esauriti (quando ero esaurito io), dicevo: "Stasera è un bel forno!" Perché c'era la gente anche in piedi. Da soli è una ressa (come diceva Alberto Savino, "Due uomini fanno appena, oggi, una rissa" di questi tempi ormai in-drammatici e non più tragici). Io ho tanto disappreso. Non vi auguro di disapprendere tanto. Io applico quella agape schopenhaueriana - cioè quella compassione che non è cristiana, diciamo è più stoica, anzi è più gnostica, ecco - nei confronti della maggior parte di voi, meschini.
Detesto la nazionale azzurra, però lo dico. Non me ne fotte nulla del Rwanda, però lo dico. Voi no, non ve ne fotte, ma non lo dite! Non sono eroico; me ne infischio di me stesso, del governo, della politica, del teatro.
Bisogna fare di sé dei capolavori.
Per capire un poeta, un artista - a meno che questo non sia soltanto un attore - ci vuole un altro poeta e ci vuole un altro artista.
Ma stanotte, tu stai per apparire agli occhi della folla, nelle vie bagnate di zafferano punico, tra il clamore delle coorti, nel mezzo delle torce numerose, come i bei desideri, sopra un carro trainato da elefanti bianchi, così alto che abbatteranno gli archi al tuo passaggio
Carmelo Bene (1937-2002) è stato un drammaturgo, regista e attore teatrale italiano.
Da più pareri viene considerato uno dei più poliedrici artisti teatrali della storia.