Frasi di Edoardo Sanguineti

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Mi dedicai alla musica, e per un paio di anni studiai pianoforte. Tutto questo poi trovò una sostituzione nella scrittura. Questo spiega come mai la scrittura venga da me per lo più concepita come cosa da eseguire.



Per me la scienza è fatalmente portatrice di valori. Pensando al discorso sul metodo mi viene in mente Galileo e le sue ragioni metodologiche. Non credo che la sua scienza fosse innocua, neutrale, innocente. Per la semplice ragione che le sue ricerche misero in crisi una prospettiva ideologica forte: quella fino ad allora sostenuta dalla Chiesa e dall'autorità scientifica appoggiata dal cardinal Bellarmino.



Uno sguardo vergine sulla realtà: ecco ciò ch'io chiamo poesia.



La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina.



Il rifiuto dello stile ha un doppio valore. Nel senso del rifiuto di una prigione stilistica, ma anche nel senso dell'avere stile come avere un garbo, per il desiderio di una costante durezza nel discorso.



La nozione di chiarezza, per nostra disgrazia, pare essere intrinsecamente e fatalmente oscura.



È meglio scrivere di riso che di lacrime, perché ridere è ciò che è proprio dell'uomo.



la poesia è ancora praticabile, probabilmente: io me la pratico, lo vedi, in ogni caso, praticamente così



Sarei tentato di dire che non esistono cattivi maestri, ma solo cattivi scolari.



La virtù principale del capolavoro, se vogliamo continuare a chiamarlo così, è quella di creare un nuovo modo di guardare le cose.





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Edoardo Sanguineti (1930-2010) è stato un poeta, scrittore e autore teatrale italiano.
Sanguineti è stato un esponente di punta del Gruppo '63, attore del dibattito culturale del Novecento in Italia.

Oltre che per le proprie opere, Edoardo Sanguineti viene ricordato anche per il lavoro di critica e studio su Dante Alighieri.

Nei primi anni '80 è stato deputato del PCI.

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