Le donne, come i sogni, non sono mai come tu le vorresti.
Confidarsi con qualcuno, questo sì, è veramente da pazzo!
Se la morte, signor mio, fosse come uno di quegli insetti strani, schifosi,
che qualcuno inopinatamente ci scopre addosso...
Lei passa per via; un altro passante, all'improvviso, lo ferma e, cauto,
con due dita protese le dice: «Scusi, permette? lei, egregio signore, ci ha la morte addosso ». E con quelle due dita protese, la piglia e butta via... Sarebbe magnifica! Ma la morte non è come uno di questi insetti schifosi. Tanti che passeggiano disinvolti e alieni, forse ce l'hanno addosso; nessuno la vede; ed essi pensano quieti e tranquilli a ciò che faranno domani e doman l'altro.
Cadeva ogni orgoglio. Vedere le cose con occhi che non potevano sapere come gli altri occhi intanto le vedevano. Parlare per non intendersi. Non valeva più nulla essere per sé qualche cosa. E nulla più era vero, se nessuna cosa per sé era vera. Ciascuno per suo conto l'assumeva come tale e se ne appropriava per riempire comunque la sua solitudine e far consistere in qualche modo, giorno per giorno, la sua vita
Davanti agli occhi di una bestia, crolla come un castello di carte qualunque sistema filosofico
Questa cosa orribile, che fa veramente impazzire: che se siete accanto a un altro, e gli guardate gli occhi potete figurarvi come un mendico davanti ad una porta in cui non potrà mai entrare: chi vi entra, non sarete mai voi, col vostro mondo dentro, come lo vedete e lo toccate; ma uno ignoto a voi, come quell'altro nel suo mondo impenetrabile vi vede e vi tocca
Vivo alla morte, ma morto alla vita
Hai visto le belve e il domatore nei serragli? Ma non credere: io, che pure sono il domatore, poi rido di me perchè mi vedo come tale in questa parte che mi sono imposta verso i sentimenti; e ti giuro che qualche volta mi verrebbe voglia di farmi sbranare da una di queste belve...
Ma un fatto è come un sacco: vuoto non si regge. Perchè si regga, bisogna prima farci entrar dentro la ragione e i sentimenti che lo han determinato.
Ma la causa vera di tutti i nostri mali, di questa tristezza nostra, sai qual è? La democrazia, mio caro, la democrazia, cioè il governo della maggioranza. Perché, quando il potere è in mano d'uno solo, quest'uno sa d'esser uno e di dover contentare molti; ma quando i molti governano, pensano soltanto a contentar se stessi, e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa; la tirannia mascherata da libertà