Se le notizie fanno paura, le parole che le raccontano ne fanno ancor di più. In fondo è la parola che si conficca nella memoria e aiuta a ricordare questo o quel fatto, richiamandolo come il sibilo agli ultrasuoni che fa scattare il cane. Così - l'abbiamo visto per la guerra e per la pace - le parole diventano più importanti dei fatti. Perché, giocando con le parole, si possono manipolare i fatti, e, alla fine della catena, tutta la memoria collettiva
Mi riconoscono per strada. Mi fa piacere. Ma siccome sono timido diventa anche imbarazzante
La destra scopre legge e ordine solo quando si tratta di manganellare manifestanti pacifici. Per il resto preferisce illegalità e disordine. Lo diceva Montanelli: la destra non sa fare altro che cadere nel manganello ogni volta che da élite diventa fenomeno di massa
Le vittime della censura non sono soltanto i personaggi imbavagliati per evitare che parlino. Sono anche, e soprattutto, milioni di cittadini che non possono più sentire la loro voce per evitare che sappiano
Se in America il giornalismo è il cane da guardia del potere, in Italia è il cane da compagnia. O da riporto
[Tenendo in mano una copia de Il Giornale] Questo c'è da aver paura a prenderlo in mano perché ci si sporca
Ho fatto l'abusivo al Giornale come vice-corrispondente da Torino dal 1987 al 1992. Il corrispondente era Beppe Fossati, bravo e simpatico, ma con poca voglia di lavorare. A volte scrivevo pure i suoi articoli e lui mi dava cinquantamila lire al pezzo.
Quando uno si informa è molto più difficile prenderlo per il culo
Il risultato è la scomparsa del talento, l'involuzione autarchica del gusto, il trionfo del finto bello, del fasullo, del provinciale, del mediocre. Nell'arte, nel design, nell'architettura, nell'industria. E dire che solo mezzo secolo fa l'Italia spopolava nel mondo grazie alla bellezza, all'originalità, al genio: la Vespa, la Guzzi, la Cinquecento, la Giulietta, l'Olivetti Lettera 22, la sedia Superleggera di Giò Ponti, le lampade Fontana e Castiglioni. Anche in questo senso Berlusconi è l'effetto, non la causa: le sue mirabolanti imprese televisive non hanno mai varcato la cinta daziaria, e appena si sono affacciate oltre Chiasso sono miseramente fallite o finite in tribunale
Ho lavorato otto anni con Montanelli e credevo di essere di destra nel senso che la destra era Montanelli. Quando ho visto la destra all'opera ho deciso che non potevo essere di destra. Di sinistra non lo ero prima e non posso esserlo adesso visto che la sinistra ha spianato la strada a Berlusconi. Non sono più niente. In un paese normale voterei per i conservatori. Ma la destra di Montanelli era già minoritaria prima. Senza di lui è praticamente in estinzione
Marco Travaglio (1964) è un giornalista, scrittore e personaggio televisivo italiano.
Marco Travaglio vanta una lunga esperienza di giornalista in testate come l\'Unità, la Repubblica ed Il Fatto Quotidiano.
Oltre che nella carta stampata, Marco Travaglio opera in rete, gestendo un blog personale di analisi di fatti di attualità ed in televisione, partecipando alla trasmissione di approfondimento AnnoZero di Michele Santoro.