Poesie di Pacifico

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Sembri una foglia

Sola, ti protegge una coperta,
e niente sembra farti bene
Guardi le mani
le vedi ingrassate
le unghie di smalto sporcate
Quadri
pareti gialline
tendine
ditate sui vetri
Tu guardi dovunque
chissà cosa vedi
Basta, non vuoi pi? sapere
non vuoi più rialzarti così non potrai più cadere
Vene, qualcosa ti scorre lì dentro, lo sento
Sembri foglia, una vela leggera
la barca più piccola in questa bufera
E sembri una foglia una vela leggera,
una barca minuscola in questa bufera

Sola, ti riscalda una coperta
Ti stringi, ti metti sul fianco
ogni oggetto è fuori fuoco, è opaco
ogni cosa si copre di bianco
Tutto scorreva, tu andavi,
non c'era motivo
eppure sbandavi tremavi
perché lo sentivi che non c'era più spiegazione
E sei caduta in ginocchio
sotto una doccia bollente,
hai sentito lo strappo
e infine più niente,
non sentivi più niente
E ora sembri una foglia, una vela leggera
la barca più piccola in questa bufera
E sembri di sfoglia, di tela leggera
Una barca minuscola in questa bufera

Fuori
c'è una sigaretta
una maglietta indossata storta
una lunga coda alla frontiera
una spiaggia nera
Fuori
Vento, temporale
fogli di giornale a volare agitati
sui viali dei parchi spogliati
Fuori
buche da saltare
strade in salita
biglietti da fare
qualcuno che invita, che viene a chiamare
Fuori
è arrivata l'estate
È una notte di frasi avverate, di carte girate

E sembri una foglia, una vela leggera
la barca più piccola in questa bufera
Sembri di sfoglia, di tela leggera
barca minuscola in questa bufera
E sembri di carta di paglia di cera
la fiamma più debole che resisteva

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Contro vento

Gli occhi bruciano
Niente vedono,
Solo quello che c'è

Sogni, lacrime
Specchi, pozze limpide
Sai,
Trema in bilico
Tutto quello che c'è

Cambierà
Questa notte è per te
Tra le dita
solo tu passerai
Cambierà, verrà
un fulmine
e accenderà
Aria e vento
E si vedrà,
Schiarir
intorno a te

Tempo sbriciola
Giorni, sorsi piccoli
Vai, solo un passo e avrai
tutto quello che c'è

Cambierà
Ogni stanza è per te
dalle dita
negli angoli scenderai
Cambierà
Schiena dritta
contro il vento
E si vedrà,
Spioverà
intorno a te

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Dentro ogni casa

Batte e scende
Mezzanotte è fuori
di ombre
di onde
di luci a mezz'aria
di ricordi e di nostalgia
Malattia che si attende
che riaccende
che si prende e che non va pi? via

Com'è nera
la strada che porta al mattino
Miniera
Bufera
di fanali
tangenziali
Stringo le mani
sul mio fiato
Un colpo di tosse spezzato,
un ringhio nel petto
Nei cortili maglioni capovolti in fila,
le braccie lunghe a gocciolare

Dentro ogni casa passare

Quante piccole cose
quanti oggetto dimentico
quante scarpe spaiate
Le matite spuntate,
il bottone di un abito
... cose mai ritrovate

Sopra i tetti
milioni di pensieri in volo:
colombe lasciate andare

Dentro ogni casa passare

   4 commenti     di: Pacifico


Solo un sogno

Sfila la lama dalle carni,
levala piano amore mio
Cade il ghiaccio
e lascia gli alberi a tremare
Sfila la lama senza fretta,
ora c'è tempo amore mio
Tutto è quieto
e non serve un giorno in più
E non c'è più niente al mondo
da aspettare
Gettami l'acqua fresca in viso,
lasciami un soffio tra i capelli
Se è davvero solo un sogno tornerò
Sfila la lama dalle carni,
lasciami andare amore mio
Basta un salto per riprendere a volare
sopra palazzi e ciminiere,
prati bagnati e ferrovie,
quanti posti non ho visto mai da qui...
E non c'è pi? niente al mondo
da cercare
Lasciami solo un po' di fiato
che mi riscalderà le mani
Se è davvero solo un sogno tornerò
Se non c'è più niente al mondo
da cambiare
Cercami e stringiti vicino,
prima che perda il mio calore
Se è davvero solo un sogno tornerò
Cercami e vieni più vicino,
ancora un po' del tuo calore
Se è soltanto e solo un sogno tornerò

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Dove comincia tutto

Giù
dove comincia tutto,
tra vecchie scatole e bicchieri rotti
Nei sottoscala, nelle condutture
tra macchie d'umido e screpolature

In fondo agli occhi, dietro la vetrata
lungo una strada ormai dimenticata
Per un passaggio, un vicolo segreto
fino all'inizio, un po' più dietro

Giù
dove si trova tutto
i tuoi singhiozzi, le sbucciature
i guanti fradici a scavar la neve
un solo soffio per le candele

E mi han trovato i tuoi capelli neri
seduto in cima a quella scalinata
in quell'istante in cui si cambia forma,
in quell'istante in cui ti sei voltata

E andare a fondo prima di capire
abbandonarsi e non risalire
Le braccia aperte senza un movimento
guardando in alto senza un lamento

E andare a fuoco prima di capire
Soffocare senza tossire
in una notte che non tira vento

Giù
dove comincia tutto...
Stanze vuote, cassetti aperti
Una valigia impolverata al buio
In fondo a un cesto di panni sporchi

Nell'incoscienza dei miei giorni felici
Nel tuo sorriso sparso in mille pezzi
Nelle parole che non vanno a dormire

E andare a fondo prima di capire
abbandonarsi e non risalire
Le braccia aperte senza un movimento
guardando in alto senza un lamento

E andare a fuoco prima di capire
Soffocare senza tossire
in questa notte che non gira il vento

Giù
dove sei sempre stato
prima di alzare intorno una montagna

   1 commenti     di: Pacifico




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