Sei nell'anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
È una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell'anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell'anima
Sei nell'anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
lei: sospesa mi vedrai
negli occhi brillerai
sei sponda compagnia
fai luce in ogni via
scalderai il mio sguardo duro
scioglierai ghiaccio e neve in fondo a me
sospesa mi troverai
nel petto brucerai
lui: tra le mani la bocca si arrende
tra le mani la pelle si accende
le tue mani la febbre si spegne
tra le mani la bocca si arrende
tra le mani la pelle si accende
le tue mani il profumo sorprende
lui e lei:tra le mani la bocca si arrende
tra le mani la pelle si accende
le tue mani la febbre si spegne
Le barche sulla sabbia sparse alla rinfusa,
spogliate e capovolte al sole,
sul fianco il nome di una donna caro al pescatore,
legno a scarti, a schegge e a miniature,
e i pali con l'acqua alla vita,
nodi, chiodi e ammaccature,
E la ruggine ustiona le ancore e i pontili,
sceglie il ferro come compagnia,
scioglie il ferro e un po' ne porta via...
Scrivo da questa spiaggia appena uscita dal mare,
finalmente un cielo in testa in cui guardare,
e dovunque mi giri stelle,
forse una di quelle,
si fa cercare, si fa indicare da te.
Un cane attraversa la strada,
costole in vista e bruciature,
passa senza guardare,
gli alberi al mio passaggio a sventagliare,
e la giostra, draghi e mostri marini,
sotto un pelo di plastica grigia,
bisbigliano come bambini tra le lenzuola,
E la ruggine gratta le ancore e i pontili,
sceglie il ferro come compagnia,
scioglie il ferro e un po' ne porta via,
spoglia il ferro...
Scrivo da questa spiaggia appena uscita dal mare,
finalmente un cielo in testa in cui guardare,
e dovunque mi giri stelle,
forse una di quelle,
si fa cercare, si fa indicare da te.
Chiamo da questa spiaggia appena uscita dal buio,
finalmente un cielo in testa in cui cadere,
e dovunque mi volti stelle, forse una di quelle,
ti sta a guardare, perpendicolare a te.
Scrivo da questa spiaggia appena uscita dal mare,
finalmente un cielo in testa in cui guardare,
e dovunque mi giri stelle,
forse una di quelle,
si fa cercare, si fa indicare da te.
Chiamo da questa spiaggia annerita dal buio,
e finalmente un cielo in testa in cui cadere,
e dovunque mi volti stelle, forse una di quelle,
ti sta a guardare, perpendicolare a te!
Verrà l'estate
sarà nel vento
nel fiato caldo dietro le persiane
nelle campagne gialle consumate
nelle strade vuote
Verrà l'estate
senza avvisare
Un treno lento che costeggia il mare
Sul marciapiede vuoto alla stazione
ti farai trovare
Sempre ti aspetto
Apro per te ogni finestra
respiro e l'aria e' fresca
Salterà i muri,
le cancellate
Starà nei pozzi, in fondo ai corridoi
E verrà a prenderti, a portarti fuori
Sempre ti aspetto
salvami stanco e infelice
Nell'aria la tua luce
Batte e scende
Mezzanotte è fuori
di ombre
di onde
di luci a mezz'aria
di ricordi e di nostalgia
Malattia che si attende
che riaccende
che si prende e che non va pi? via
Com'è nera
la strada che porta al mattino
Miniera
Bufera
di fanali
tangenziali
Stringo le mani
sul mio fiato
Un colpo di tosse spezzato,
un ringhio nel petto
Nei cortili maglioni capovolti in fila,
le braccie lunghe a gocciolare
Dentro ogni casa passare
Quante piccole cose
quanti oggetto dimentico
quante scarpe spaiate
Le matite spuntate,
il bottone di un abito
... cose mai ritrovate
Sopra i tetti
milioni di pensieri in volo:
colombe lasciate andare
Dentro ogni casa passare