Leggenda

Abele e Caino s'incontrarono dopo la morte di Abele.
Camminavano nel deserto e si riconobbero da lontano, perché erano ambedue molto alti. I fratelli sedettero in terra, accesero un fuoco e mangiarono.
Tacevano, come fa la gente stanca quando declina il giorno. Nel cielo spuntava qualche stella, che non aveva ancora ricevuto il suo nome.
Alla luce delle fiamme, Caino notò sulla fronte di Abele il segno della pietra e lasciando cadere il pane che stava per portare alla bocca chiese che gli fosse perdonato il suo delitto.
Abele rispose:
-Tu hai ucciso me, o io ho ucciso te? Non ricordo più: stiamo qui insieme come prima.
-Ora so che mi hai perdonato davvero, -disse Caino, -perché dimenticare è perdonare. Anch'io cercherò di scordare.
Abele disse lentamente:
-È così. Finchè dura il rimorso dura la colpa.

 



8 commenti    

8 commenti:

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  • il 25/04/2011 13:27
    Bellissima...
  • Dino Borcas il 21/03/2010 11:10
    sì, ho visto dopo che c'era già, metterò allora questa che manca...

    Tutto accade per la prima volta,
    ma in un modo eterno
    (Borges)
  • il 20/03/2010 19:03
    Fantastico
  • Donato Delfin8 il 20/03/2010 11:37
    Anch'io lo credo...
    Quello è nella sezione aforismi
  • Dino Borcas il 20/03/2010 09:25
    Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere. (J. L. Borges)
  • Dino Borcas il 20/03/2010 09:23
    Borges è stato uno dei più grandi, peccato che nel sito ci sia solo un racconto...
  • Donato Delfin8 il 19/03/2010 18:28
    Belle immagini.
  • il 21/01/2010 01:34
    Nei " Frammenti di un vangelo apocrifo" Borges scrive l'oblio è vendetta e perdono.

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