Racconti di Pier Paolo Pasolini

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Appunto per una poesia in lappone

Perchè se la civiltà dei consumi ha posto il problema della mancanza del verde o della solitudine della vecchiaia, un sindaco comunista si sente tenuto a risolverlo?. Di che si tratta? Della accettazione di una realtà fatale? E, visto che le cose stanno così, il dovere storico è quello di cercar di migliorarle attraverso l'entusiasmo comunista? Il << modello di sviluppo>> è quello voluto dalla società capitalistica che sta per giungere alla massima maturità. Proporre altri modelli di sviluppo, significa accettare tale primo modello di sviluppo. Significa voler migliorarlo, modificarlo, correggerlo. No: non bisogna accettare tale <<modello di sviluppo>>. E non basta neanche rifiutare tale <<modello di sviluppo>>. Bisogna rifiutare lo <<sviluppo>>. Questo <<sviluppo
>>: perchè è uno sviluppo capitalista. Esso parte da principi non solo sbagliati ( anzi, essi non sono affatto sbagliati: in sè sono perfetti, sono i migliori dei principi possibili), bensì maledetti. Essi presuppongono trionfanti una società migliore e quindi tutta borghese. I comunisti che accettano questo <<sviluppo>>, considerando il fatto che l'industrializzazione totale e la forma di vita che ne consegue, è irreversibile, sarebbero indubbiamente realisti a collaborarvi, se la diagnosi fosse assolutamente giusta e sicura. E invece non è detto - e ci sono ormai le prove- che tale <<sviluppo>> debba continuare com'è cominciato. C'è anzi la possibilità di una <<recessione>>. Cinque anni di <<sviluppo>> hanno reso gli italiani un popolo di nevrotici idioti, cinque anni di miseria possono ricondurli alla loro sia pur misera umanità. E allora- almeno i comunisti- potranno far tesoro dell'esperienza vissuta: e, poichè si dovrà ricominciare daccapo con uno <<sviluppo>>, questo <<sviluppo>> dovrà essere totalmente diverso da quello che è stato. Altro che proporre nuovi <<modelli>> allo <<sviluppo>> quale esso è ora!