La mia anima.
Un oceano.
Il mio corpo.
Fluido come le onde.
Eterno.
Avanti e indietro.
La mia mente.
Azzurro con qualche sfumatura di blu.
Pacifica.
Placida.
Si muove.
Basta un pensiero.
Un nastro rosso.
Si inclina.
Si arrabbia.
Le onde si increspano.
L'oceano ruggisce.
L'azzurro sporcato.
Da quel nastro rosso.
La mia pace.
Devastata.
Lotta faticosamente.
Lotta strenuamente.
Il nastro rosso.
Sbattuto.
Inabissato.
Galleggia.
Non si arrende.
La mia pace non si arrende.
Verso sera.
Quando il Sole cede il posto alla Luna.
In modo cavalleresco.
Si inchina.
Fa una riverenza.
Alla sua dama.
Il mio oceano si quieta.
La Luna.
Direttrice d'orchestra.
Rimette tutto a posto.
Le onde ricominciano ritmiche il loro movimento.
L'azzurro è tornato pulito.
E il nastro rosso si è sperduto sconfitto.
Sopraffatto dall'azzurro.
Sconfitto dalla pace tenace.
Soverchiato dalla convinzione che niente turberà il mio oceano.