Solfeggio
di canne al vento
in dolci vibrazioni
per una pace
inconcepita,
i nostri angeli
come meccanici riparatori
dalle dita consunte,
sfogliano i nostri polmoni
come diario
sporco di catrame,
nella casa in rovina,
incatenata
alle nuove edere,
è rimasto un mobile,
pasto giornaliero
di gioiosi tarli,
intatto
il cassetto della madre:
in mezzo alle mele rosse
una viola del pensiero.