Cosa ho fatto,
nella testa ho una musica
che mi fa diventar matto.
Una macchina prima per poco
non mi ha messo sotto...
l'avesse fatto,
almeno finiva tutto.
Torno a casa
e rivedo in un attimo un bar,
una strada e una chiesa.
Ma che bella sorpresa mi hai fatto
e chissa' quale scusa hai trovato tu.
Ma che cosa e' cambiato?
Ma dov'e' che hai buttato il mio amore?
E non so se sia meglio sparire,
e non so se dar retta al mio orgoglio
Non so se ora sbaglio.
Ma io ti voglio, quanto ti voglio,
e non posso fare a meno di te, di ieri.
Dei tuoi grandi occhi chiari...
"Sei ancora quella che eri o no?"
"Ciao soldato"
sulla porta mia madre felice
mi ha gia' salutato.
Non le ho neanche chiesto "Stai bene?"
e davanti le sono passato
"Dio che sei diventato? "
"Mamma lasciami stare da solo".
"Ti preparo qualcosa avrai fame!"
"Non ho fame, non ho proprio niente,
non voglio nessuno!"
Io ti voglio, quanto ti voglio,
e non me ne importa niente.
Di cio' che hai fatto.
Se ci sei stata a letto,
tanto il tempo aggiusta tutto.
Io ti odio, ti odio, ti odio,
ma perche' sei tanto bella?
Ti odio, perche' non scompari,
perche' non ti uccidi.
E perche' io ti voglio tanto, io.
L'immenso soffio dell'oceano
mi spinge via con sé a naufragare.
Su spiagge chiare
a un passo dalla vita muoiono
conchiglie e nelle orecchie ancora il mare.
S'arrampicano in cima con quei ginocchi secchi
e tutto il mondo giù respirano,
si fanno roccia
e al sole un'altra volta guardano,
poi chiudono per sempre gli occhi gli stambecchi.
E io ti chiedo perdono se
fratello a volte tu mi hai fatto male.
Io non potevo essere come te,
un mago un angelo immortale.
Pace a noi che abbiamo avuto tanto
da smarrir la luce della semplicità.
Quando poi si nasce e il primo grido è un pianto
e il bambino è un uomo
che il suo nome
non sa dire mai.
Nel buio della terra aspettano
finché lassù una notte é più irreale.
Come in una cattedrale
nell'aria antica cantano
per una sola estate le cicale.
Virgilio cadde mentre era in volo sopra un prato
e le sue ali non si aprirono,
guida di quei poeti
che un giorno si smarrirono,
lui si che mi trattò da uomo e adesso è andato.
Ed anche noi ci lasciamo qui,
Cucaio e non dobbiamo dirci niente
ci serve pure di arrivare qui
per ripartire nuovamente.
Pace a me che non so amare ancora
ciò che ho e non so non amar quel che non ho.
Fermo sull'abisso tra il rischio e la paura
cosa non mi uccise
mi lasciò la forza
di vivere.
Pace a te per quello che mi hai dato
e per tutto ciò che tu non mi desti mai,
e così da solo un cuore l'ho trovato
forse un mondo uomo
sotto un cielo mago,
forse me.
ora sono libero,
un uomo oltre...