Si chiama amore ogni superiorità,
ogni capacità di comprensione,
ogni capacità di sorridere nel dolore.
Amore per noi stessi e per il nostro destino,
affettuosa adesione ciò che l'Imperscrutabile
vuole fare di noi anche quando
non siamo ancora in grado di vederlo
e di comprenderlo -
questo è ciò a cui tendiamo.
Ti avevo cantato una canzone.
Tu tacevi. La tua destra tendeva
con dita stanche una grande,
rossa, matura rosa purpurea.
E sopra di noi con estraneo fulgore
si alzò la mite notte d'estate,
aperta nel suo meraviglioso splendore,
la prima notte che noi godemmo.
Salì e piegò il braccio oscuro
intorno a noi ed era così calma e calda.
E dal tuo grembo silenziosa scrollasti
i petali di una rosa purpurea.
Mancanza di meta
frettoloso viaggio
della mia vita,
come acqua da una sorgente in fuga
a trascinarmi senza fine.
Ma ecco la scia
in circolo tornare
oltre ogni cammino
un meraviglioso solstizio
Chairisce a poco a poco
oscure vie.
La morte socchiude le braccia
ad essa conviene andare.
Perché ti amo, di notte son venuto da te
così impetuoso e titubante
e tu non me potrai più dimenticare
l' anima tua son venuto a rubare.
Ora lei è mia - del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potrà salvare.
Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.
Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste.
Hermann Hesse (1877 - 1962) è stato un poeta, scrittore e pittore di origine tedesca ma naturalizzato svizzero. Hesse ha ricevetuo nel 1946 il Premio Nobel per la Letteratura.
Hermann Hesse ha dato vita ad una produzione molto vasta, che comprende ben quindici raccolte di poesie e oltre trenta raccolte di racconti.
Tra le creazioni più note ricordiamo Siddharta, Peter Camenzind e Il lupo della steppa.
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