Gli occhi fanno quel che possono
niente meno e niente più.
Tutto quello che non vedono
è perchè non vuoi vederlo tu.
Cosa vuoi che sia?
Passa tutto quanto
solo un po' di tempo e ci riderai su
Cosa vuoi che sia?
Ci sei solo dentro
pagati il tuo conto e pensaci tu
è la vita in cui abiti
niente meno e niente più
sembra un posto in cui si scivola
ma queste cose le sai meglio tu
cosa vuoi che sia
passa tutto quanto
solo un po' di tempo e ci riderai su
cosa vuoi che sia
ci sei solo dentro
pagati il tuo conto e pensaci tu
chi ama meno è meno fragile
tutti dicono così
ma gli occhi fanno quel che devono
solo tu puoi non accorgerti
e il mondo che ti dice
"tu pensa alla salute"
che c'è chi pensa a quello
a cui non pensi tu
cosa vuoi che sia
passa tutto quanto
solo un po' di tempo e ci riderai su
cosa vuoi che sia
ci sei solo dentro
pagati il tuo conto e pensaci tu
e il mondo che ti dice
"tu pensa alla salute"
Ho parcheggiato e camminato non so quanto
e non so dove sono, qua.
Ma so soltanto che si sente un buon profumo,
un bel silenzio e l'acqua che va.
Lontano da me, lontano da noi,
lontano dalla giostra che non si ferma mai.
E c'ho il biglietto sì, ma questa corsa la vorrei lasciare fare a voi.
Solo a voi, la lascio fare a voi,
che io sto bene qui, seduto in riva al fosso
io sto bene qui, seduto in riva al fosso.
O è il riflesso della luna o sei proprio bella,
se vuoi siediti.
Hai parcheggiato e camminato non sai quanto
non sai dove sei, ma sei qui.
Lontana da te, lontana da voi,
lontana da uno specchio che non dice chi sei.
Se sotto il cielo c'è qualcosa di speciale passerà di qui prima o poi.
Prima o poi, comunque tu lo sai
che si sta bene qui seduti in riva al fosso
stiamo bene qui, seduti in riva al fosso...
Sono arrivati con la guida
ed hanno apparecchiato per il loro pic-nic
con sedie, i tavolini, la TV, i telefonini e le facce di chi va
lontano da chi, lontano da che,
lontano per sentito dire senza un perché.
Se vuoi restare resta pure,
ho da fare non mi viene in mente cos'è.
Ma lo so che, io lo so com'è
che state bene lì, seduti in riva al fosso
state bene lì seduti in riva al fosso...
Avanti, state bene lì, state bene lì, state bene lì,
state bene, lì state bene lì, state bene lì...
Ci si prova
Ci si dimentica
il pettine
sul cranio calvo
ci si tira via
il muro
a vicenda
a vicenda
ci si strofina via
la ruggine
ci si passa
la prima pietra
ci si soffiano
gli occhi
col solito
fazzoletto
ci si strappa via
il morso
l'uno all'altro
tanto per allentare un po'
la corsa alle mandibole
ci si accorge
della necessità
delle necessità
di troppo
ci si abbina
ci si passano
lubrificanti reciproci
ridando futuro
agli ingranaggi surriscaldati
ci si imbarca
ci si tira su
l'ancora
a vicenda
a vicenda
ci si copia
il compito in classe
lo si consegna
uguale
ci si restituisce
la carne
scambiata
per poco
con poco
ci si imbatte
ci si alterna
alla guida
ai posti dietro
al posto del morto
ci si infiamma
senza cerini
senza zippo
ci si chiede
tanto
ci si prova
anche
a
vicenda.
Un amore pronto a sudare
un amore che comincia d'estate
è un amore in salute
è orizzontale
seminudo
si abbina all'allegria di canzoni furbe
mentre qualcun altro
porta il cane
a pisciare
sul lungomare degli astronomi
tutto quel sudore
lo fa scivoloso
ma quando cade
sa ridere di sè
si toglie gli anni
tiene aperte tutte le finestre
informa il mondo
se il sole avesse
solo un po' di humour
gli riserverebbe l'occhiolino
del nonno al nipote sveglio
un amore che comincia d'estate
non ha paura
del cancro alla pelle
non ha paura
fa comodo anche agli altri
che possono così
chiamarlo stupido
fatuo passeggero virale
di basso profilo
di cattivo gusto
possono tenere gli specchi
dentro le federe marroni
quelli che si fingono
più a favore
lasciano che si sappia
il loro compatire
mentre dicono
una vita ce l'abbiamo tutti
non è che gli abissi cambino
nemmeno l'idea di fortuna
nè del suo contrario
fa solo prima a spogliarsi
toglie un po' di lavoro a San Lorenzo
prende cura di sè
lasciandosi andare
alla barba che non si fa
al trucco che non si mette
un amore che comincia d'estate
si è perso la primavera
ma non lo si vedrà mai
pensare
all'autunno
imminente
Le scarpe nel deserto
pesan sempre un po' di piu'
di sabbia, terra e polvere
che non si staccan piu'.
Un fiore ogni tre vite
ed un fiore che, poi,
sarà robusto ed alto,
si, ma profumato mai.
Le bestie nel deserto
hanno cuori lenti che,
che segnano la danza
per le nuvole.
Il sangue resta freddo
purchè il sole resti lì,
ma due o tre piogge servono
per occhi umidi.
A meno che
faccia un poco d'ombra tu.
A meno che
il sole non mi accechi piu'.
A meno che butti via le bussole,
bruci le mie bussole.
Il cielo sul deserto
chiama acqua pure lui:
snobbato dagli angeli,
volato da avvoltoi
e torbido di spiriti
che spesso giocano,
in sella al vento fischiano
e poi ululano.
A meno che
faccia un poco d'ombra tu.
A meno che
il sole non mi accechi piu'.
A meno che butti via le bussole,
bruci le mie bussole.
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