Io canterò d'amore sì dolcemente,
con accenti tra loro sì concertati,
che duemila casi d'amore
farò sentire al petto che non sente.
Farò sì che amore s'avvivi in ogni cuore,
descrivendo mille segreti delicati,
teneri sdegni, sospiri penosi,
timido ardire e pena assente.
Ma, Signora, dell'ottocento disprezzo
del vostro sguardo tenero e rigoroso,
mi accontenterò di dir solo una piccola parte.
Poiché, per cantare del vostro viso
il nobile e miracoloso aspetto,
qui manca il sapere, l'ingegno e l'arte.