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Poesie di Pedro Salinas

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Pagine: 12tutte

Non respingere i sogni

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra

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La voce a te dovuta (componimento XXIV)

Svegliati. il giorno ti chiama
alla tua vita:il tuo dovere.
A nient'altro che a vivere.
Strappa ormai alla notte
negatrice e all'ombra
ce lo celava, quel corpo
di cui è in attesa, sommessa,
la luce, nell'alba.
In piedi, afferma la retta
volontà semplice d'essere
pura vergine verticale.
Senti il tuo corpo.
Freddo? Caldo? Lo dirà
il tuo sangue contro la neve
da dietro la finestra;
lo dirà
il colore sulle tue guancie.
E guarda il corpo. E riposa
senz'altro impegno che aggiungere
la tua perfezione a un altro giorno.
Il tuo compito
è sollevare la tua vita,
giocare con lei, lanciarla
come voce alle nubi,
a riafferrare le luci,
che ci hanno lasciato.
Questo è il tuo destino:viverti.
Non devi far nulla.
La tua opera sei tu, niente altro

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I cieli sono uguali

I cieli sono uguali
Azzurri, grigi, neri,
si ripetono sopra
l'arancio o la pietra:
guardarli ci avvicina.
Annullano le stelle,
tanto sono lontane
le distanze del mondo.
Se noi vogliamo unirci,
non guardare mai avanti:
tutto pieno di abissi,
di date e di leghe.
Abbandonati e galleggia
sopra il mare o sull'erba,
immobile, il viso al cielo.
Ti sentirai calare
lenta, verso l'alto,
nella vita dell'aria.
E ci incontreremo
oltre le differenze
invincibili, sabbie,
rocce, anni, ormai soli,
nuotatori celesti,
naufraghi dei cieli.

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Al di là della gente

Si, al di là della gente
ti cerco.
Non nel tuo nome, se lo dicono,
non nella tua immagine, se la dipingono.
Al di là, più in là, più oltre.

Al di là di te ti cerco.
Non nel tuo specchio
e nella tua scrittura,
nella tua anima nemmeno.
Di là, più oltre.

Al di là, ancora, più oltre
di me ti cerco. Non sei
ciò che io sento di te.
Non sei
ciò che mi sta palpitando nelle vene,
e non è me.
Al di là, più oltre ti cerco.

E per trovarti, cessare
di vivere in te, e in me,
e negli altri.
Vivere ormai di là da tutto,
sull'altra sponda di tutto
- per trovarti -
come fosse morire.

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Ti sta vedendo l'altra

Ti si sta vedendo l'altra.
Somiglia a te:
i passi, la stessa fronte aggrondata,
gli stessi tacchi alti
tutti macchiati di stelle.
Quando andrete per la strada
insieme, tutte e due,
che difficile sapere
chi sei, chi non sei tu!
Così uguali ormai, che sarà
impossibile continuare a vivere
così, essendo tanto uguali.
E siccome tu sei la fragile,
quella che appena esiste, tenerissima,
sei tu a dover morire.
Tu lascerai che ti uccida,
che continui a vivere lei,
la falsa tu, menzognera,
ma a te così somigliante
che nessuno ricorderà
tranne me, ciò che eri.
E verrà un giorno
- perché verrà, sì, verrà -
in cui guardandomi negli occhi
tu vedrai
che penso a lei e che la amo:
e vedrai che non sei tu.

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Pagine: 12tutte

Pedro Salinas e' stato un poeta spagnolo e già all'eta di 20 anni pubblicava i suoi primi versi, in seguito da egli stesso rinnegati. Si laurea in lettere nel 1913 e nello stesso anno partecipa ad un antologia di poesie francesi tradotte, preparata da E. Dìez Canedo, tra i suoi primi amici in ambito letterario. Gli viene conferita la nomina di lettore di spagnolo alla Sorbona e a Parigi trascorre 3 anni. Rientrato in patria, vinve un concorso a cattedre di lingua e letteratura spagnola e opta per Siviglia come sede. Tra i suoi alunniincontra Luis Cernuda e stringe fraterna amicizia con J. Giullèn. Tra il 23 e il 47 pubblica, tra le sue opere più note, Presagios, Amor en vilo, La voz a te debita, Razon de amor, El contemplado. La sua poesia alterna articolazioni dialettiche, sviluppate attorno ad un unico tema(l'amore) ad un linguaggio minutamente analitico seppur ironico

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