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Poesie di Vladimir Holan

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Quante volte

Quante volte già hai passeggiato, così, vicino a un orologio
o sotto una stenta acacia, cercando con gli occhi,
ma la sembianza dell'una o dell'altra s'altera facilmente...
Nei sensi la fatalità e in echi d'anima
conoscesti la paura della morte,
ecco che cos'è aspettare... Così dopo
sono reali soltanto gli spettri... Ma la gelosia
non ha chi la difenderebbe...

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Fedeltà

Ecco che cos'è fedele: il muro che si sgretola,
ma non è da solo in questo,
poiché si sgretola anche con la statua
che in cima reca...

Come dunque dimenticare
quello che accadrà quando l'universo
che è in fuga dinanzi a se stesso
si incontrerà con se stesso!

   1 commenti     di: Vladimir Holan


Non ci sarà

A squarciagola muggisce la luna e sbava tra i colchici,
mentre in un suo sogno cammina il beone
e ogni veridicità in ogni sua azione
non è quella di qui...
Giacché tra Resurrezione e Giudizio Universale
non ci sarà intermediario
e dopo il Giudizio non ci sarà appello...

   2 commenti     di: Vladimir Holan


Ti direi volentieri, ma non posso...

Ti direi
di quelle nuvole smaltate di rosso
come unghia finte tolte al tramonto.
Ti direi
di quella coperta blu
che è mare arricciato nei miei pensieri.
Ti direi
Di quella Luna pazza
che ride alla morte dei sogni d'innocenza.

Non posso parlarti di poeti assolti
né redimerne i versi.
Anche se il paradiso fosse verità
non vuol dire che sia vero.
Non posso dirti di alberi sfrondati dal dolore
né di erba che cresce la speranza.
Anche se l'inferno fosse inganno
non vuol dire che sia falso.
Ti dico solo
cibati di vita fin quando è vera
anche se non vuol dire che sia reale.

   2 commenti     di: Vladimir Holan