Era il 5 maggio del 1860
partiva una spedizione
di mille persone
che fu l'inizio dell'unificazione
Garibaldi da Quarto
con un pugno di eroi
sbarcò a Marsala in Sicilia
fu così che nacque l'Italia.
centocinquant'anni oggi,
centocinquant'anni di sacrifici
di lotte di conquista,
eppure c'è chi vuol passarci
sopra, per amore di una sola lista.
Ma se ci rendessimo conto
che siamo
E... se ti si capovolgesse
come si fa un calzino,
riempiresti l’etere
d’agrumi e rosmarino,
di squillanti tamburelli
e pazze tarantelle,
di risotti e spaghetti al ragù
e di canti nel dipinto di blu.
Di sospiri a tramonti dorati
e preghiere per desii agognati.
Italia mia,
verrebbe giù terra d’accoglienza,
per ricoprire i popoli di speranza.
Ero piccola quando sentivo narrare
di una fiaba
Di una fata cattiva che aveva messo
tutto il mondo in ginocchio
Che aveva provocato morte e orrore,
che in un attimo aveva distrutto
ciò che di bello era stato creato
dall'uomo, ma che era stata chiamata dall'uomo
Aveva dato divise di diversi colori
ma il fine era lo stesso
unico denominatore morte,
parola d'ordine: uccidere
Non esisteva
La speranza
la purezza
il sangue
del nostro tricolore
non può mai
fondersi
con un cielo azzurro
e false stelle
di un'Europa
che non è nostra,
quando il siciliano
e il lombardo
stranieri
ancora sono;
ad essere italiani
dunque
impariamo prima;
poi Dio
e solo Lui
vedrà,
se a lo foco
la bandiera nostra
dar.
Milano
è una città
che la sa lunga,
infatti
ha
una lunga barba.
ogni via,
ogni piazza
ha qualcosa
da raccontare;
e andiamo avanti
senza rancore,
seppur il patibolo
aspetta,
pur di scacciar
lo pie' straniero
da lo patrio suol.
Milano
orgogliosa e fiera,
sei di tutte
la pietra più preziosa
tra le pietre.
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