Fuori alla Chiesa
seduto sulla scalinata
vestito di stracci
la mano ruvida tesa
la bocca ferma sigillata
aspetta della Messa la fine,
l'uscita lenta dei pagliacci
inondati di fervido calore
con una mano in tasca
l'altra diretta sul cuore.
Purificati d'ogni peccato
lenti scendono le scale
-che noia quel fagotto inurbato
sembra stampato sul sagrato.
Lui sale i gradini s'avvicina,
il mio nome fu terra furiosa,
guidai cavallerie da macello
su crinali imbiancati di nebbia.
ma che sia festa nei borghi lontani:
che le mie urla non disturbino
il sonno del giusto.
il mio nome è catena di scacchi:
scuoto e carezzo, invisibile saccente.
è il futuro che ti cerca? o è forse il mare?
dove il tutto scorre placido
e il domani è morire.
il mio nome è Amore,
il semidio an
Sbarcano d'ogni donde d'ogni razza e colore
approdano le sponde con rabbia e con dolore
cercano la chimera il nuovo paradiso
un po' di vita vera che molti hanno già speso
abbraccian la speranza che spesso li tradisce
appar senza coscienza a volte non capisce
qualcuno arriverà molti altri affogheranno
di un mar senza pietà i pesci ingrasseranno
qualcuno avrà fortuna (fortuna
Possiamo dare senza pretendere,
possiamo servire senza attendere,
possiamo amare senza essere amati,
possiamo ringraziare per essere stati creati.
Doniamo quello che possiamo donare,
senza preoccuparci se abbiamo abbastanza da dare.
Il sorriso o una carezza,
nel momento di dubbio le parole di saggezza.
Una spalla a chi sta per cadere,
i nostri occhi a chi non può vedere.
La nostra f
Scorre il Tago qui la Torre di Belèm vi si rispecchia
folla festante oggi variopinta di scialli venditrici
un pittore di strada e più in là un vecchio gelataio
al gradin più basso lì seduta la piccola musicante
suona vibra la fisarmonica s'ode una triste aria
il cagnolin suo lì bardato a festa il capin scuote
ma vuota è la scatola che invan l'obolo attende
forse il suo pensier è
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