Nerupo è un vecchio e nero lupo
grande, pericoloso e astuto
dal pelo lungo e folto
più scuro del Mar Morto.
Glaciali sono i suoi occhi
come lampi accesi nelle notti
attraversate dai temporali
o dai sereni cieli lunari.
Ma, se nella notte nera
la luna è alta e piena
Nerupo il suo canto intona
che nero e cupo frastuona.
Come un velo
l'azzurro cielo
gira in tondo
intorno al mondo
con un sacchetto
rosa confetto
di nuvole pieno
che sparge sereno.
Morbide bianche
un po' pigre un po' stanche
se ne vanno oziose
dondolando silenziose;
ma se fanno bisticci
guai o capricci
le sgrida di botto
e piangono a dirotto.
Filippina ricciolina
corre corre sul trenino
non s'avvede del topino
e gli schiaccia la codina.
Ride e balla la monella
ritenendo grande spasso
aver dato al topolino
questo colpo tanto basso.
Quando poi vede che piange
a fasciare corre lesta
la codina al topo mesto.
Poi gli dice risalendo sul trenino:
"Va' da mamma piccolino!
C'è un gran gatto sopra un fosso
che mangiarti
Mamma,
sei meravigliosa,
un petalo di rosa.
Sei una stella,
del mondo la più bella.
Sei un fiore,
che vive nel mio cuore!
Se il cielo si commuove
allora piove, piove
io esco con l’ombrello
è bianco e rosso, bello!
Poi canto a squarciagola
però non sono sola
ma con la formichina
mia amica piccolina
formiamo un grande coro
le note sembran d’oro!
Su’ spostiam le nuvolette
perchè sono troppo strette
e facciamolo spuntare
lui ci vuole rallegrare:
“Manda i raggi fin quaggiù
tu ci m
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