Operose mani, mani operose
di rosa smaltate, odorano forti
di vita vissuta, in rilievo, su gonne sciupate.
leve proporzionate
su avambracci come schiaccianoci
materne serrano a sé, la dignità.
mani pesanti, pesanti mani
assuefatte all'usura, guaste, in ripetitivi gesti
sul banco di lavoro, stanche, s'inchinano
con riverenza, in presenza di capo profitto.
laboriose mani, mani laboriose
D’incastri perfetti
si gonfia il ricordo
e come fiume in piena
di notte prende corpo
L’ombra di te s’accosta
in forme vaghe e inoltra
tra la felicità lontana
di cui conservo l’eco
e la radice amara
d’un sogno che finisce
Grano che non matura
sono i miei giorni brevi
scorre l’acqua del fiume
dal passo sempre uguale
L’ombra di te svanisce
nell’alba che rit
( I sassaioli di Motta Visconti)
Sfiora l'azzurr'onda del Ticino
con fruscio i bianchi sassi agitan
i sassaioli lunghi forconi svelti
nell'acqua dagli agili fragili barcè
e i levigati ciottoli frammenti
di un informe masso lassù nel fiume
dal monte rotolato rotto poi
spezzato da salti e lavorio delle acque
dopo tempi e stagioni sconosciute
qui trovan fine all'affannosa corsa
ferma
Ho già mandato a mente il mio curriculum,
davanti allo specchio,
fingo l'interlocutore,
il mio datore di lavoro.
Interrogo me stessa,
ora datrice acuta e severa,
su prospettive e aspirazioni.
Ed inevitabilmente penso
che cambiando il ruolo, cambia posizione,
una fuori, una dentro lo specchio,
realtà in cui ci riflettiamo
tutti i giorni.
Colloquio formale, ma spontaneo con la vita
ch
Gioviale, snello
e Pino
se chiama;
accorcia a la Umberto
a la Indiana,
come te pare;
po' paghi
e gentil lo inchin
te fa,
e soddisfatto
vai,
novo più che mai.
Questa sezione contiene una raccolta di opere su lavoro e mestieri