Sedute sugli scalini,
ascoltavamo di nascosto
dietro le imposte accostate,
lei, la sua voce,
la maga
che leggeva le carte
e il futuro, senza luce.
Ricordo i visi tristi
di chi arrivava,
l'odore del caffè che si spandeva,
e chi entrava dentro un sospiro avvolto,
sembrava più felice, quando usciva,
dicevan che il malocchio aveva tolto.
Medium e sensitiva, rubiconda,
sembrava quasi u
Il postino non è un bel personaggio
è un essere minuto e sfuggente
un recalcitrante sindacalizzato
un senza-coraggio
che ti lascia un avviso di giacenza
senza suonare al citofono e a volte
non esita a buttar via la posta
se c'è il solleone o la pioggia battente.
Se ha un secondo lavoro
fa l'imbianchino,
quell'essere che gocciola
vernice su piastrelle delicate
e poi gli manca i
Non è altro,
de lo mastro cuoco,
una de le sue basi,
co farina, mentuccia, lievito
e no poco de fantasia.
Lo tutto se impasta,
se fa crescere
e poi se stende,
e con esse pizzette
su olio bollente se danno.
Se ponno già magnà così,
ma che mastro sarebbe
se le lascerebbe
senza no bono condimento?
Di blu vestito spazzar le foglie è il suo rito,
dolce e buono sempre pronto
a dar mano a chi a bisogno.
Lui non si lamenta
un sorriso sempre s'inventa.
Della caserma la gente,
dovrebbe promuoverlo dirigente...
non per l'anzianità,
ma per la sua eccelsa bontà.
Grazie a lui la questura,
non ha mai rischiato l'usura
e se il palazzo è decente,
è grazie a lui... tenetelo a mente!
Picco
Scende la sera.
La campagna si veste di malinconia,
un velo di nebbia
si arrampica
sui piccoli Pero,
dai rami ancora spogli,
scivolando poi,
come sottilissima pioggia,
sui campi appena arati.
Una pallida Luna,
infreddolita,
buca la patina stagnante,
specchiandosi,
nei canali artificiali
di acqua sorgiva,
ai lati del viottolo
di terra e ciottoli.
Stanco,
il passo lento,
il vi
Questa sezione contiene una raccolta di opere su lavoro e mestieri