E mi ritrovai sola sul greto di quel fiume e una manciata di sassi tra le mani
Ed un peso al cuore aria da togliere il fiato e vuoto da precipitare dentro
Fu allora che ti ritrovai lì seduta sulla sponda alla sua foce
un sasso a forma di cuore accostai all'orecchio la sua voce
mi parlava di una roccia da cui si era staccato ed al suo viaggio
Per giungere fino a quel mare
Alle sponde che aveva dovuto lasciare mani che l'avevano accarezzato
Alle acque che aveva sfidato al coraggio che l'aveva baciato
Alla vita che l'aveva levigato al suo percorso di rapide e cieli calmi da bere
Alle gioie che l'avevano inebriato ai dolori che come fango l'avevano colpito
Coperto imbrattato e lacrime di pioggia che l'avevano lavato
Il sole l'aveva cullato come un figlio e portato fino a quello scoglio
L'ultimo prima del mare
Ho gettato via quel peso e l'ho raccolto
ho capito che quello era l'ultimo tuo dono
C'eri tu dentro e il tuo coraggio e quella pace che avevi conquistato
Un messaggio che volevi lasciarmi
L'ho dipinto come un cuore di rosso e portato sulla tua tomba come un fiore
Da allora lui è lì che culla le tue notti ed i tuoi giorni lontano
Ma che sfiorano il mio cuore con la mano
Novembre torna con la sua luce bassa a parlare di un ricordo
Che non muore
-non piangete se davvero mi amate-
e tutto è come prima
e ritrovarti in quel cuore
è tornare bambina