E la pioggia assaporava i ricordi, che il tempo spazzava via,
inesorabile nel suo lungo strascico di rose e spine,
in un baratro in cui non scorgi la fine.
Affidare allo scorrere un destino, qualunque esso sia.
Affanni e sospiri disegnano una linea di fuoco,
che separa il cuore dalla mente, il bene dal male,
in quello che credevi fosse solo un gioco
ma segna sul viso solchi di acqua e sale.
E intanto il tempo lascia spazio al domani,
gli autunni lasciano spazio al gelo,
gli occhi sono coperti da un velo
e ti accorgi che ci sei fino a che rimani.
Le parole ingabbiano il dolce fluire,
la mente elabora l'avvenire.
Ma ciò che resta è solo il dolore,
di ciò che speravi fosse amore.