Da mesi sai che t'aspettavo o corazzato amico,
or che chiuso l'inverno il tepor de la prima
primavera nuovo risveglio a te ha poi portato
sì or del piatto il tintinnio ancor risuona lì
quando la sera tarda alla notte il passo cede
che da quello di dolce pomo sottil fette sottili
lì da man le mie amiche poste traendo coi tuoi
dentini aguzzi rumor crei spegnendo la rinnovata
fame, poi furbescamente aspetti il mio venire
gli occhietti vispi e quel tipico tuo musino son lì
pare mi par per ringraziare che di me non hai
paura che alla maniera non ti rinchiudi a riccio
riccio, un attimo un istante sol poi mi guardi che
poi ratto ratto velocemente sparisci nel giardino.