Un angelo caduto
mi guarda allo specchio
sfiorando l'ali lattee,
bruciate ai margini
del loro bianco candore.
Cos'è la vita sulla terra
per chi ha assaporato il cielo -
gustato l'infinito?
Resto lì,
nello sconfinato deserto
d'un dolce ricordo
che pare un sogno
per quanto piccolo
quanto infinito.
Una memoria
sregola i miei passi
lasciando il mio andamento
all'errore quotidiano
incurante dell'anima
di ciò che è sano -
chi ha vissuto per volare,
chi ha volato,
non sa camminare.