Vengo a te, rifugio di poesia
quando la realtà diviene sgradevole o banale
e il vento di frontiera sbatte troppo le porte dall'anima
la tua stanza è colma di cielo
e il profumo delle tue parole
ricorda il tiglio ed il mughetto
il mare d'inverno e il bosco in autunno
nulla mi caccia o allontana
sei sempre carezzevole e amica
come un amante desiderato, lontano ma sempre presente
a volte ti sento sulla pelle,
nel fruscio di foglie
nella pagina inventata
sorpresa emozionante, nel brivido che mi coglie
sei e sarai sempre nel mio cuore
tiepido nido e vertigine del volo
come destino e alcova di sogno, nel respiro dell'orizzonte di domani