Corvi volano a cerchio
mi fanno corona lungo il percorso
mi muovo tra alberi feriti
o che il vento ha distrutto
seguo le cime degli asparagi
mio punto di riferimento.
La Cava di Sciumineddu
aspettava da tempo il mio omaggio
dura la salita che le dise ostacolano
le vecchie ossa stridono
accusano il passare del tempo.
L'amico di sempre
mi segue dall'alto
orme antiche nel fango
i miei scarponi coprono e cancellano,
accarezzo radi fiori di campo
amaro e pungente
l'odore della ruta
riempie il naso ed i sensi,
scrosto appena gli arbusti
ma non vi si nasconde
Franco oggi poltrisce
tra le comodità di casa
mi diceva di essere con me
a condividere questa fatica.
(Grapiti l'occhi
taliati cu mia
lu Paradisu
chi ni tocca pi doti
sintiti lu silenziu
chi ducizza di vuci chi avi.)