Mi ricordo la casa in collina
con il grande abete di lato
la sua ombra ogni mattina
si scagliava sul lungo steccato
tutt'attorno era lussureggiante
di colori un arcobaleno
un miscuglio di fiori e di piante
d'alberelli di frutta era pieno
e una vecchia stamberga vicino
come piccola stalla adibita
una vacca col suo vitellino
che muggiva felice alla vita
si perdevan i miei occhi lontano
respiravo quell'aria sì onesta
tra le enormi spighe di grano
che piegavano al vento la testa
con un vecchio compagno il mio cane
un fucile di legno intagliato
na bisaccia con un pezzo di pane
quanti mostri che avrò catturato
non c'è più la mia casa in collina
né l'abete ed i campi di grano
sono qui che ora scrivo in cucina
di un palazzo su al quinto piano
non ci sono tutti gli alberi e i fiori
e nemmeno la vacca e il vitello
se m'affaccio respiro li fuori
solo smog che m'avvolge a mantello