Tutte le religioni dicono di un essere malvagio, che assalta gli uomini per indurli al peccato, ognuna gli attribuisce dei nomi diversi, alcuni davvero strani.
Io che non ho bisogno di una religione, ho un diavolo tutto mio, il quale prende nomi diversi a seconda delle circostanze in cui mi assalta.
Il mio diavolo si chiama delusione, e sadicamente mi mostra la pesantezza dei miei insuccessi, e il voltafaccia di coloro che chiamo amici,
Il mio diavolo si chiama malattia, e si è divertito a piagarmi nel corpo e nel pensiero, per togliermi il gusto della vita,
Il mio diavolo si chiama dolore, e affonda i suoi artigli nella mia anima facendola esplodere in un muto grido che io solo posso udire,
Il mio diavolo si chiama rabbia, e mi fa sognare oltraggi ferite e vendette, quando ho sempre amato la misericordia,
il mio diavolo si chiama solitudine, e nel buio della nostalgia di persone care, anni volati via, opportunità sfumate, mi fa versare un caldo torrente di lacrime, prendendosi un piacere che molti nemici non hanno potuto prendersi.
Mentre mi chiedo se anch'io ho un angelo custode, e come si chiami, già conosco il nome del mio demonio personale:
il mio demonio si chiama infelicità, e l'inferno della dannazione me lo ha portato in questa vita, senza bisogno di peccato mortale.