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A mio padre
A mio padre
Se tornassi indietro
i pensieri girano
nella testa
al giorno più brutto
al giorno più lungo
A quel giorno
triste e malinconico
alla squallida
stanza d'ospedale
all'odore acre
della tua pelle
al tuo dolce dormire
in quel letto d'ospedale
ai tuoi immensi respiri
ai tuoi illimitati respiri
di un russare sereno
e percettibilmente ristoratore
Chissà cosa sognavi
le tue mani fredde
strette nel mie
non si stancavano
di slacciarsi
prima una
e poi l'altra
in alto
e poi in basso
impregnate
in un ritmo
vorticoso
per salutare
per spingere
Se tornassi indietro
vorrei poterti chiedere
scusa per tutte le volte
che non sono riuscita
a capire
i tuoi grandi silenzi
i tuoi sguardi
le tue poche parole
Se tornassi indietro
per poco
vorrei stringerti
una sola volta
tra le braccia
come quando
Ricordi?
la mamma
è volata in cielo
Se tornassi indietro
forse
ora capirei
la tua disperazione
la tua solitudine
la tua inquietudine
non voluta
che ti portava
ad essere nervoso
di una vita
che non ti
apparteneva più
oramai
consunta dalla malattia
Se tornassi indietro
non avrei dovuto
allontanarmi
dal tuo capezzale
per il desinare
e nel salutarti
avrei dovuto
annodare
i tuoi perché
i tuoi come
i tuoi ricordi
i tuoi fantasmi
Se tornassi indietro
Vorrei
raccogliere
tutte le tue lacrime
verso tutti noi
in uno dei tuoi fazzoletti
lasciato in casa
Se tornassi indietro
e perché no
con l'orecchio
vorrei ancora
una volta
auscultare
il battito
pulsante
del tuo cuore
ed asciugare
ogni tua pena
rivolta
a noi
a Paola
di certo perdonata
a quel
giorno funesto
che l'abbiamo dovuta
portare via
Lei la tua ombra
il tuo unico faro
il tuo esclusivo bastone
negli ultimi giorni
della tua lunga malattia
in lei
figlia
madre
moglie
Lei che ti ha lasciato
senza parole
senza respiro
con le lacrime
sgorganti
sul volto
stanco
verso una meta
ignota
oscura
come quella
della follia
Se tornassi indietro
Vorrei
prenderti la mano
stringerla forte
come segno di un amore
interminabile
e accompagnarti
silenziosamente
in preghiera
verso il tuo ultimo respiro
Se tornassi indietro
caro papà
avrei voluto vedere
ancora una volta
quel giorno
terribile
cupo
senza fine
il lottatore di sempre
il maratoneta di sempre
orgoglioso
raggiante
raggiungere
e tagliare
ancora
una volta
il suo
ultimo
traguardo
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