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A mio padre

A mio padre

Se tornassi indietro
i pensieri girano
nella testa
al giorno più brutto
al giorno più lungo
A quel giorno
triste e malinconico
alla squallida
stanza d'ospedale
all'odore acre
della tua pelle
al tuo dolce dormire
in quel letto d'ospedale
ai tuoi immensi respiri
ai tuoi illimitati respiri
di un russare sereno
e percettibilmente ristoratore
Chissà cosa sognavi
le tue mani fredde
strette nel mie
non si stancavano
di slacciarsi
prima una
e poi l'altra
in alto
e poi in basso
impregnate
in un ritmo
vorticoso
per salutare
per spingere

Se tornassi indietro
vorrei poterti chiedere
scusa per tutte le volte
che non sono riuscita
a capire
i tuoi grandi silenzi
i tuoi sguardi
le tue poche parole

Se tornassi indietro
per poco
vorrei stringerti
una sola volta
tra le braccia
come quando
Ricordi?

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