Vedo gente che mite ondeggia
È fianco a fianco e insieme canta
Odor d’affetto fra loro aleggia
Di calda pace il ciel li ammanta
Son mille giovani, colorati
Come il mondo su cui siedono
Duemila fiori li han generati
Io li vedo, non mi vedono
Vorrei cantare insieme a loro
In una magica armonia
In compagnia faremmo il coro
Alla mia amica nostalgia
Che brama il tempo mai vissuto
E tolleranza mai esistita
Per ogni lacrima che asciugo
Un’illusione prende vita
Tra le fiamme di candele
Custodite in quelle mani
Non di certo tra le chele
Di prepotenti e cortigiani
La mia vista or si adagia
In quel tramonto sotto il quale
Il dolce prato, ormai bambagia
Accende l’albero maestrale
Che sembra dar la direzione
Spiegare ai molti cos’è poesia
Regalo al vento l’agitazione
E questa quiete.. la faccio mia
Ma non mi curo che in fin si finga
Poco conta il secondo fine
Ignoro e lascio che il cuor si tinga
Di un bel sentire che non ha fine.