Il singhiozzo del sonno romperà le schiere dello spazio,
e l'infinito perforerà i pensieri notturni.
La città del nulla avvolgerà il suo sordo e pacato rumore su di noi;
stingeranno i pensieri paurosi, tutto gelerà sotto i muti applausi e i silenziosi passi.
Lui cadrà, quando morbide le ali del tempo lo culleranno senza farlo tremare,
nessun freddo coverà i suoi brividi, e avrà baci, come rugiada.
E mentre il gelo sgranocchiava grigio i suoi gravi gemiti, il tepore lo richiamava,
e lui solo il gelo riusciva a parlare,
stanco ormai di camminare e di sentire storie di una porta senza confine.