Soldati che alla guerra andate,
fermatevi e pensate
a quel dì, quando
alle natie case,
farete ritorno.
Con quale coraggio
bacerete le vostre madri,
le vostre spose,
giocherete con i figli,
sapendo
che invano altre madri
attenderanno,
altre spose piangeranno
la spezzata famiglia
ed altri bimbi
più voglia di giocare
non avranno?
Non sentitevi eroi,
siete numeri di matricola,
deboli foglie
disperse nel vento dell’odio.
Solo il dolore,
da voi seminato,
in eterno rimarrà.
Soldati, deponete le armi
Al freddo, irrazionale comando
di chi, vi ordina d’uccidere,
offrite il comandamento dell’amore,
offrite il generoso seme della pace.