Il sole bruciava in questa calma calata all’improvviso
il vento or-mai
non soffiava più da una settimana intera
eravamo immobili spezzati stanchi di ogni mare dagli infiniti orizzonti riuniti nel volo tremulo di un gabbia-no
le nostre labbra erano screpolate dalla sete cor-ro-se mangiate dalla fame
da perle di sudo-re s-alate
nel pensiero di un sup-remo bene ci atten-d-eva a riva Lei nelle piume di un angelo biondo in frutti d’Amore
remavamo salmodiando con lena cantando una melo-dio-sa fiorita ipnotica canti-
lena irresistibile
fra i flutti addormentati da luminosi sogni cullati