Torno a casa
la sera tardi:
sul tavolo non apparecchiato
un piatto di spaghetti
fumante e la TV
accesa senz'audio,
piena d'angoscia risalta
la flebile luce
della cucina silenziosa,
argine alla totalità
dei miei pensieri
il telefono che squilla,
al qual non rispondo.
C'è una sorta di divisione netta mi pare nella tua poesia che fa effetto... la semplicità delle prime parole con la riflesione che mi pare molto sincera nella conclusione. non mi dispiace
Un immenso senso di vuoto mi ha "preso" nel leggere questa tua poesia, associato ad una forte angoscia... Spero non sia autobiografica. Ciao, un abbraccio.