Accosto sguardi
su seni puliti
che culle d'argento
accolgono bocche
e sul lembo di in pensiero di mare
intreccio fibre di pelle.
Sono perle sgranate a sussurri
i cieli acquamarini
trovati nei tuoi occhi...
anime naviganti
fiammelle piccole
di luci più chiare...
frutti maturi
su terre assolate scolpite nel vento.
Echi tra note di piano.
Piano...
più piano.
Ed ecco che l'ondulare increspato
di un suono liquido
e puro
è scivolare di te
nel mio tempio di note
dove palpiti
fioriti di labbra
dissetano il giorno che brucia
sigillando il rosso solare
nel suo taciturno cadere.