E certo verrà la notte assetata
d'equilibri spezzati
e le promesse di luce annegate
potranno
nell'ombra selvaggia sostare.
Presto
il tarlo insolente
comincerà il lavoro alacre
e silenzio di notte
non potrà sottrarsi
al suo rosicchiare.
Che importa ormai
il mio sentire
se a richiamare il triste inganno
è ogni lume d'ombre gitane.
Neppure un brivido
mi fa gemere
chè se nel corpo m'appartengo
nel pensiero dubita
l'essere altro da ciò che sono.