Passato il rombo
e la deflagrazione
passata la scioccante
divisione
passate le briciole d'incanto
passato è tutto quanto
Il corvo ha già mangiato quella voce
la privazione s'è dissolta come neve
resta pantano di poveri resti da pulire
ultime tracce di dolore da restituire
Puoi farti una carezza al cuore
puoi osare strapazzarlo un po'
di gioia semplice
sognare grilli e ippocampi gentili
che ti accompagnino alla prossima
danza della mente
Non senti più la punta del coltello
non senti più rumore nelle orecchie
né quel nome come un fardello
La libertà è ninfa nascosta in un cratere
e quanto per averla si può
bruciare
o soffocare con le sue polveri sottili
restando immobile tra le proprie
mani
Cammina adesso
li senti gli abbandoni?
Giacciono lievi tra questi silenzi
cammina lesta e non fermarti
getta le vesti bianche d'una vedovanza
stanca
siediti calma all'ombra di te stessa
guardati nuda
e amati per questo.