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Un senso di eterno
Non ho sonno
insiste la luce,
rimando fuori
anche l'aria fresca.
È ancora stasera
e finire di viverla
ha lo spregiudicato
irriverente odore
di un lontano
sabato sera,
l'attimo prima
di rientrare,
l'ultima sigaretta.
Un attimo
col profumo
d'infinito,
estasiato ora
nel limbo che porta
un dove e chissà,
con l'egoismo
di un mal di testa
il tesoro dell'amaro
in gola
le parole trattenute
preservando l'istinto
delle attenzioni,
esplode adesso
il momento,
ed ecco il tassello,
la congiunzione...
un senso di eterno.
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0 recensioni:
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- grazie per l'acuta accortezza: il legame (o congiunzione o tassello) è uno ma diversamente interpretabile
perchè ognuno di noi il ''senso di eterno'' (che può essere anche visto come
uno stato di estasi), lo vive in modi differenti.
- condivido: finale suggestivo e, magari sbaglio, aperto a più interpretazioni...
- non ho capito se 'con movente ', oppure 'commovente', spero non 'con-muovente', nel senso con qualcosa che si muove
- Bella, davvero bella, conmuovente.
- bellissima, il finale e' splendido: "ed ecco il tassello, la congiunzione, il senso di eterno", direi il nucleo della poesia, bravo.
- anche questa tua opera mi è piaciuta...
- bella, ha ragine Ugo... molto gradevole
- È la prima volta che leggo Yuri Storai e devo dire che mi piace; usa i versi come simboli grafici e le immagini come una pellicola astratta ma affascinante. Domina l'allegoria gradevole e colta. Tutto stimola il lettore. Complimenti.
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