È un continuo tamponare dei battiti
conta di gocce bevute dagli argini
un allevare di passi numerati alla partenza
mangime a schegge infilzato nei pugni
che fino a cento grammi ho fiato collaudato
un colmarsi ai contorni di impulsi, fermarsi.
Ma tu fammi la schiena di occhi
giorni al contrario, dimmi che è presto
indietro ci vogliono i sogni
andiamo una volta sola insieme alla fontana
e lavando via i graffi sciogliamo le mani
sfamando quei piccoli pesci caotici al futuro.