Intrepida discesa
sconnessa e ripida
son caduto e poi rialzato
e poi caduto ancora
non sai il dolore che hai lasciato...
timidamente
cerco il tuo sguardo
sento ancora il calore del tuo corpo
in quel tango incandescente
che brucia nelle vene
al suono d'una chitarra impazzita tra le dita
che scuote anche l'anima
e ancora
e ancora e ancora...
giro intorno a te
m'inginocchio prendendoti la mano
m'avvicino ti cingo a me
le mie labbra sfiorano le tue
il nostro fiato s'unisce
ansimando
trepidando
sfuggendo
amando in un ballo infinito
e poi di colpo
sfuggi e scappi
t'allontani
mi lasci solo
nell'infinito destino che si destreggia
in un fiume infuocato
che brucia e mi domina
nell'eterna solitudine d'una canzone triste
suonata per me...